Una giornata normale
Fra poco più di un mese avrò l'esame parziale di anatomia, ossa e muscoli. Non mi ricordo nulla e già ho deciso che mercoledì mattina, all'incontro da favorito che avrò con uno degli ordinari, darò tutta la colpa all'En - per gli amici Delorazepam - che mi dà amnesia e insomma non mi fa ricordare le decine, centinaia di nozioni necessarie a superare l'esame con dignità. Scriverò pertanto a caso, come facevo da giovane e scapestrato, quando ancora non avevo capito quanto mi sarebbe costato vivere in quel modo sbagliato. Il peroniero breve, quello lungo, l'estensore lungo dell'alluce, il flessore lungo delle dita, il quadrato dei lombi e il quadrato del femore. Il magico ileopsoas, l'inevitabile tensore della fascia lata e ultimo ma non meno importante il sovraspinato, che se la gioca quanto a tirarsela sui tendini con il trapezio e il sottoscapolare. Per non parlare del romboide, del diaframma, del coracobrachiale e di quella maledetta testa di cazzo del gra