I giorni che non bastano
La neuroanatomia, il libro di Houellabecq su un artista che sta con una russa che lavora alla Michelin e secondo i recensori è all'altezza di Balzac. Bah, non conosco bene Balzac come quel finocchietto di mio cugino ma non mi pare proprio. Entro dentro il pronto soccorso - enormi e fiammeggianti di luce pomeridiana i due muri di mattoni bianco paradiso per l'ingresso ambulanze - e di fronte c'è Matte, come lo sento chiamare da una sulla sessantina con la divisa rosa da infermiera della ginecologia. Basso, grasso, capelli neri folti ai lati di una testa quadrata, intravvedo la calvizie sulla nuca. Una macchia di unto sotto il capezzolo destro: questo sta sempre a mangiare. "Che vuoi?", qui non puoi entrare, aggiunge. Dodici anni fa facevamo pugilato insieme in una palestra mezza sotto terra e tutta quanta per emarginati come noi ed era l'unico che riuscissi a picchiare senza sforzo. Una vera frana. Non gli rispondo e lo sfioro per spostarlo. Non oppone resiste...