La gioielleria stronza
Ieri, veramente ieri. L'ultimo residuato familiare ancora in vita è a farsi la settima chemio, che non sta servendo a un cavolo mentre lo uccide. Benissimo. Entro nel negozio di questa ex puttana con la fica a slot e lunghi capelli biondi tempestati di doppie punte e chiedo: ha una pila per questo orologio? Devo darlo - è il mio, li fabbricavo io - al primario di anestesia mio amico a cui continuo a dare del lei perché così si fa fra gentiluomini. Non mi degna manco di mezzo sguardo dopo aver stabilito che non sono un minaccioso e barbuto rapinatore e si volge nel retro del suo negozietto prossimo al fallimento: vende solo Citizen e Longines di modelli che non vuole nessuno. Chiuderà l'anno prossimo e vi assicuro che è essere preveggenti nel vero senso della parola, cioè veramente e sul serio, è davvero molto brutto perché nessuno ti crede mentre tu sai di avere ragione. Una fregatura. Insomma esce da dietro mentre la degna plus-stronza generatrice di cotanta e di mezza età fi