La gabbia rotta
Fu sempre nel gran favore degli scrittori e mai delle levatrici di bimbi mortali quel gran privilegio di poter decantare da strane posizioni la decadenza dell'epoca: è in effetti una posa aristocratica per penne mediocri. Nulla di più facile che saltare come scemi sul brutto e scagliarlo sulla faccia degli ignavi, scemi che mangiano e bevono e respirano e se camminano seguono le frecce. Vero coraggio e vera forza è estrarre schegge di bellezza e gettarle dal palco. Ecco, il punto. Essere meglio di ciò che si ha davanti. Combattere per una morte che arriverà comunque, il grande vantaggio. Sentire il sangue, i colpi, la fatica, il sudore, la paura. Soprattutto la paura. E poi la fine. Quante persone sono state ammazzate oggi? Quanti sono crepati fra piscio e merda in un letto d'ospedale? Quanti colti sull'attimo di una gioia traditi dal cuore? Qualche centinaia di migliaia. Eppure Dio... avere la poesia dentro, metterla fuori. Venire trafitti. Continuare a farsi guardare. Ex...